1.Manduria

CAPITOLO 1, Il campo sulla Manduria-Oria:

Sulla strada statale Manduria-Oria, a Marzo 2011, sorge, in pochissimi giorni, una tendopoli da due milioni di euro, costruita senza alcuna gara d’appalto nè consultazione con le giunte comunali limitrofe, per rispondere all’emergenza degli sbarchi di migliaia di migranti tunisini prima e di subsahariani poi.

I fondi arrivano dall’Unione Europea,i costi di gestione del campo sono altissimi, le imprese coinvolte sono la Connecting people e la Nuvola. La Protezione Civile ricostruisce a contrada Tripoli lo stesso campo utilizzato per l’emergenza di L’Aquila pronto a ricevere 2880 persone. Un numero che non verrà mai raggiunto.

Nessuno di coloro che si trova all’interno o all’esterno del campo ha diritto a ricevere informazioni. Giornalisti e associazioni di solidarietà non hanno accesso al campo. Le procedure per ricevere il permesso di soggiorno sono ignote, cambiano da un giorno all’altro. Inizialmente ogni tunisino deve dimostrare di avere 30 euro per ricevere il permesso di soggiorno umanitario ed essere trasferito in altro luogo.

Una volta stabilita la data di chiusura del campo di accoglienza, tale condizione non è più necessaria. Tutti vengono trasferiti verso destinazioni ignote, altri centri di accoglienza o semplicemente le stazioni ferroviarie limitrofe. Quello che nessuno sa è che i permessi di soggiorno non verranno riconosciuti dall’Unione Europea. Francia e Danimarca chiudono le frontiere, revocando, in via temporanea, il trattato di Schengen.

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