Dopo Come un uomo sulla terra, il nuovo film di Andrea Segre, questa volta in coppia con Stefano Liberti. Il tema e’ lo stesso. I respingimenti in alto mare verso la Libia effettuati nel 2009 dal governo italiano. Due anni dopo, la guerra in Libia ha sospeso le operazioni della Marina militare italiana e allo stesso tempo ha spinto decine di migliaia di lavoratori africani a lasciare la Libia cercando rifugio nei paesi vicini. Andrea e Stefano hanno cominciato da li’. Dai campi profughi allestiti dall’Unhcr in Tunisia. E sono andati a cercare i respinti. Per raccontare come la politica italiana abbia segnato la loro vita. Tra carcere, violenze, fughe, ma anche tenacia e speranza. Quella di chi ce l’ha fatta nonostante tutto. E quella di tutti noi che attendiamo con ansia la pronuncia della Corte europea dei diritti umani proprio sui respingimenti del 2009. La sentenza e’ attesa per meta’ marzo. Il film uscira’ subito dopo. La prima e’ annunciata per il 20 marzo. Questo e’ il trailer. Iniziamo a farlo girare. Per prenotare una proiezione, scrivete a distribuzione@zalab.org
Lingua
-
Articoli recenti
- Emergenza Nordafrica: arrivano i permessi umanitari ma il 31 dicembre… si salvi chi può!
- “Noi, italiani di serie B in attesa della cittadinanza”
- Shock Economy all’italiana – Lampedusa is burning
- Respingimenti in Libia, Corte di Strasburgo condanna l’Italia
- Da Manduria a Ventimiglia, la fabbrica dei clandestini